Se la cucina è solitamente il cuore della casa, il luogo della condivisione, dove ci si incontra e dove il tempo scorre più lentamente, per le Terre di Corillo è un posto addirittura magico. La fucina di una cultura contadina che attraverso le ricette di famiglia, gelosamente conservate, arriva a trasformare la materia prima, coltivata nel rispetto della natura, in un cibo che diventa esperienza sensoriale. Nutrimento per il corpo e per lo spirito.
La cucina delle Terre di Corillo segue il ritmo delle stagioni, utilizzando tutto ciò che viene coltivato, senza forzature. Dai capperi alle olive, dai ceci ai pomodori, dalle arance alle albicocche, dai fichi ai fichi d’India, dalle mandorle ai limoni... A km0.
Solo ingredienti freschi e naturali che dai campi e orti delle Terre di Corillo arrivano immediatamente in cucina per essere subito lavorati da mani esperte, attraverso gesti tramandati e sapientemente rielaborati in chiave contemporanea.
Conserve, marmellate, capperi sotto aceto e olive in salamoia… Tutto è genuino, fatto rigorosamente a mano come una volta, utilizzando anche ingredienti che crescono spontanei come le erbe aromatiche e la rughetta selvatica. Perfino il pane viene realizzato con la farina ottenuta dal grano coltivato nelle Terre di Corillo e poi macinato a pietra, secondo la tradizione.
La cucina principale della masseria è stata ricostruita attorno a un grande forno a legna. Un esempio di recupero intelligente delle tradizioni che si esprime anche con il riutilizzo di maioliche antiche che ne decorano le pareti.
Vecchie travi in legno sono state invece riciclate per la realizzazione di ripiani dove sono riposti piatti in ceramica realizzati da artigiani del luogo o acquistati da antiquari. Le pale tradizionali per il forno, ancor oggi utilizzate, sono invece attaccate al muro, in bella mostra.
Un contesto che si sposa perfettamente con i modernissimi arredi in acciaio, creando un contrasto armonioso. Il sapore che la cottura con il forno a legna conferisce ai cibi è speciale. Sapori autentici, sani, sinceri che le Terre di Corillo hanno voluto preservare. E condividere.
